Amministrazione Trasparente


La SOCIETA’ PER LA PROMOZIONE INDUSTRIALE DEL NORD SARDEGNA – Soc. consortile per azioni (in breve PROMIN Scpa- IN LIQUIDAZIONE), è stata costituita il 18.04.1996 per la promozione di attività dirette allo sviluppo produttivo e occupazionale del Nord Sardegna occidentale ed in particolare dell’ “Area di crisi” Sassari – Alghero – Porto Torres, nel quadro delle risorse rinvenienti da fondi nazionali, comunitari e regionali. La durata della stessa era stata fissata per Statuto al 01.02.2009. La partecipazione del Consorzio Industriale Provinciale di Sassari nella Società Promin S.C.P.A. in liquidazione, pari al 11,8 % del capitale sociale, è stata interamente stralciata in occasione del bilancio chiuso al 31/12/2012. Lo scioglimento della società, per decorrenza del termine, è stato deliberato in data 23.02.2009 ed iscritto presso il Registro delle Imprese di Sassari in data 09.03.2009. La società prosegue nella fase liquidatoria improntata alla definizione del programma di sviluppo di cui alla L. 236/93 ed alla definizione della controversia con il Ministero del Lavoro, pendente nanti il TAR del Lazio a seguito del ricorso depositato in data 22 dicembre 2014, avente ad oggetto una pretesa di pagamento ricevuta da parte del Ministero sul Programma di Sviluppo anzi detto. Sulla base delle informative inviate ai soci ed in relazione alle somme pretese, la Società partecipata intende resistere in giudizio in quanto ritiene che i contributi revocati non possono essere imputati alla Promin, tenuto conto che: - non è emersa alcuna inadempienza o negligenza sull’iter di gestione dei contributi; - la gestione è stata espressamente definita “corretta e scrupolosa “ nel verbale di verifica degli ispettori incaricati dallo stesso Ministero del Lavoro; - le cause che hanno determinato la revoca sono successive alla chiusura del Programma e non sono riconducibili all’Ente Gestore (Promin); - le norme che regolano l’affidamento a terzi gestori dei fondi di incentivazione istituiti dalla P.A. , non prevedono la responsabilità dell’Ente Gestore per le inadempienze dei soggetti beneficiari. Ad oggi la società è ancora in attesa della fissazione dell’udienza per la discussione sul merito da parte da parte dei Giudici amministrativi di primo grado. Inoltre nel mese di dicembre 2019 è scaduto il termine quinquennale di perenzione, a fronte del quale, il TAR Lazio, avrebbe dovuto dichiarare il ricorso estinto con conseguente invito agli interessati a presentare entro 180 giorni (se ancora interessati) una nuova istanza di fissazione di udienza. Cosa che alla data del 29/12/2020 risulta non avvenuta. La conclusione della fase liquidatoria- per le motivazioni sopra dette - non è al momento conosciuta né temporalmente ipotizzabile.