Cenni storici

Origini

L’attuale Consorzio Industriale origina dalla “Zona di interesse regionale” istituita con decreto del Presidente della G.R. n. 15.443 del 22.11.1954 su iniziativa della Camera di Commercio di Sassari, dell’Amministrazione Provinciale e dei Comuni di Sassari e Porto Torres.
Il D.P.G.R individuava come tale la zona industriale di Sassari – Porto Torres “territorialmente compresa tra la foce del rio Mannu al Ponte Romano e la strada per Stintino e Fiume Santo, ed una linea con andamento Nord Sud congiungente la strada per Fiume Santo con il mare a Est dello stagno di Genano”.
Si tratta dell’area cosiddetta “della Marinella”, oggi insediamento storico dell’agglomerato industriale di Porto Torres, che poteva contare “sulla presenza del Porto e dello scalo ferroviario, dell’acqua del Rio Mannu e di manodopera facilmente reclutabile”.
L’agglomerato aveva inizialmente un’estensione di circa venti ettari conferiti spontaneamente dal Comune di Porto Torres e finalizzati all’installazione di industrie di servizio.
Fu prevista quindi la sistemazione dei primi lotti, la realizzazione delle strade interne, l’approvvigionamento idrico e di energia elettrica.



Assegnazione dei primi lotti

I primi lotti disponibili furono assegnati ai depositi della Butan Gas, della Esso e della Pibi Gas e successivamente, nei primi anni 60 si insediarono la Cimel, la Alba Cementi, la Vianini, la Silcap, la Laterizi Torres e la Ferriera Sarda. Si trattava di imprese connesse all’industria delle costruzioni.
Nel 1956 ci furono inoltre i primi contatti tra la S.I.R. dell’ing. Rovelli e il Consorzio.
Nel 1959 si affermò la tesi che il Piano di Rinascita in Sardegna dovesse puntare sui “Poli di Sviluppo” intorno a grossi complessi industriali da installarsi nell’isola e nel 1962 il Parlamento con la legge 588 sul Piano di Rinascita approvava per la Sardegna uno stanziamento 400 miliardi di lire, ripartiti nell’arco di 12 anni.



Approvazione dello Statuto

Nel 1962 con decreto del Presidente della Repubblica (ai sensi dell’ari. 50 del T.U. delle leggi sugli interventi nel Mezzogiorno, approvato con D.P.R. 6.03.1978, n.218), venne approvato lo statuto del Nucleo Industriale Sassari —Porto Torres – Alghero”, Ente di diritto Pubblico, costituito tra Provincia, Comuni di Sassari, Porto Torres e Alghero e Camera di Commercio. Si trattava ancora non di un’Area di Sviluppo ma invece di una “zona a concentrazione industriale minore”.
Nel 1969 il Consorzio propose attraverso il Piano Regolatore la trasformazione da “Nucleo” in “Area” e quindi l’estensione agli agglomerati di Sassari Truncu Reale, dove si sarebbero dovute insediare attività manifatturiere su iniziativa della stessa SIR, e ad Alghero San Marco, per il quale si ipotizzava potesse nascere “uno dei più grandi stabilimenti manifatturieri nel settore metalmeccanico”.
Il Piano Regolatore dell’Area di Sviluppo Industriale (A.S.I.) fu quindi approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, in data 5 novembre 1971, nove anni dopo la nascita Nucleo Industriale Sassari — Porto Torres — Alghero.


La mission iniziale

La pianificazione urbanistica è stata in quegli anni l’attività prevalente del Nucleo Industriale Sassari, il parere favorevole degli organi competenti sul progetto preliminare del P.R.T. era infatti condizione necessaria per l’ammissione delle opere infrastrutturali alle procedure di finanziamento d’urgenza delle infrastrutture da parte della Cassa per il Mezzogiorno. Il Piano Regolatore Territoriale del Consorzio proprio per l’importanza strategica per I’infrastrutturazione del territorio aveva infatti, e ha ancora, valenza di Piano Territoriale di Coordinamento e come tale è sovraordinato rispetto a quello dei Comuni.
La zona industriale fu quindi caratterizzata dai grandi interventi infrastrutturali finanziati della Cassa del Mezzogiorno, tra i quali il nuovo Porto Industriale, il raccordo ferroviario con il relativo ponte sul Rio Mannu, la Camionale, il depuratore e la discarica.
Successivamente l’Enel realizzò la centrale di Fiume Santo che entro in funzione nell’aprile del 1983.
Furono anche gli anni dello strapotere della SIR che tra dipendenti diretti e indiretti impiegava a metà degli anni 70 circa 9.000 persone ed occupava quasi tutto lo spazio dell’area industriale di Porto Torres.
La mission iniziale del Consorzio era quindi principalmente la pianificazione urbanistica e la realizzazione delle grandi infrastrutture pubbliche attraverso finanziamenti della Cassa per il Mezzogiorno.
Nel 1991, ai sensi dell’ari. 36, 4° comma della L. 5.10.1991, n. 317, il Consorzio fu trasformato da Ente Pubblico in Ente Pubblico Economico.


1959 – RAI SARDEGNA
Il brano propone diverse interviste:
la prima all’Ingegner Messina direttore del cantiere di un cementificio posto alle porte di Sassari, la seconda intervista al dottor Devilla amministratore della Fornace Devilla-Carlini, le ultime due al dott. Mancosu, Sindaco di Porto Torres e al dott. Luigi Azzena primo Presidente del Consorzio Industriale.

– Titolo: La zona industriale di Porto Torres
– Autore: Manlio Brigaglia
– Editore: RAI Sardegna
– Luogo di registrazione: Porto Torres
– Data di trasmissione: 1959

(Fonte – Sardegna DigitalLibrary)