Depurazione

Il depuratore consortile di Porto Torres fu realizzato nei primi anni ’80 con risorse della Cassa per il Mezzogiorno, per trattare i reflui provenienti dagli stabilimenti produttivi del complesso petrolchimico, all’epoca uno dei più grandi d’Europa. Dal 2007 è gestito dal Consorzio Industriale di Sassari.
Attualmente l’impianto, sulla base dell’autorizzazione n.4/2010 rilasciata dalla Provincia di Sassari ed in fase di riesame, tratta le acque reflue prodotti dai residui impianti dello stabilimento ENI, dalle altre aziende presenti nell’agglomerato industriale e, grazie ad un collettamento realizzato a metà degli anni ’90, anche le acque reflue provenienti dal centro abitato di Porto Torres, per un totale di circa 7 milioni di m3 all’anno.
Inoltre, l’impianto depura diverse decine di migliaia di tonnellate all’anno di rifiuti liquidi provenienti su autocisterna, in particolare i percolati prodotti in numerosi impianti di gestione dei rifiuti del territorio regionale.

I reflui in ingresso, dopo il sollevamento iniziale, sono sottoposti ad alcuni pretrattamenti fisici, prima di transitare nella sezione di sedimentazione primaria di tipo chimico-fisico ed in quella biologica, all’interno di una vasca di ossidazione a fanghi attivi, in cui avviene anche l’abbattimento delle sostanze azotate. In uscita da tale sezione, l’effluente depurato viene sottoposto ad ulteriori trattamenti terziari di filtrazione e disinfezione prima di essere recapitato nel corpo idrico recettore.
La linea fanghi prevede la sedimentazione, l’ispessimento e la disidratazione meccanica a mezzo decanter centrifugo.

Il Consorzio gestisce inoltre l’impianto di depurazione delle acque reflue provenienti dall’agglomerato industriale di San Marco, per una portata in ingresso di circa 70 mila m3 l’anno.
Lo scarico dell’effluente, che avviene in un corso d’acqua immissario del rio Filibertu, è attualmente autorizzato dall’autorizzazione n.18 del 7.05.2019, rilasciata dalla Provincia di Sassari.