Incontro tra il Consorzio industriale Provinciale di Sassari, l’Autorità di Sistema Portuale della Sardegna e Confindustria Nord Sardegna

Per confrontarsi, analizzare l’esistente, trovare spunti comuni con un unico scopo. Agire sulle prospettive di rilancio del territorio. Questo il fine dell’incontro che si è svolto tra i vertici del Consorzio Industriale Provinciale di Sassari, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare della Sardegna e Confindustria Centro-Nord Sardegna, nella sede del Consorzio a Sassari.

Per un’azione conoscitiva reciproca rispetto alla programmazione strategica e operativa dell’Autorità di Sistema e quella del CIPS.

Porto Torres è entrata a far parte dell’Autorità portuale di Olbia-Golfo Aranci solo nel 2007, sebbene la legge istitutiva delle Autorità portuali sia del 1994. Un ritardo che il centro turritano sconta in termini operativi, oltre al fatto che il Piano Regolatore Portuale non sia stato approvato prima dell’entrata in vigore dell’Autorità di Sistema Portuale del mar di Sardegna. Le recenti modifiche normative hanno infatti introdotto l’obbligo di predisposizione di un Piano Strategico di Sistema portuale complessivo, dal quale successivamente dovranno derivare i singoli piano regolatori portuali. 

Tuttavia, sono in programma interventi di grande importanza, così come nell’esposizione del presidente Massimo Deiana. Le opere sono state appaltate e i lavori dovrebbero iniziare nella seconda metà del 2020. Lavori per circa 42 milioni di euro.

Tra le altre novità è in programma un terminal crociere che consentirà l’attracco sul lato esterno, di navi di grandi dimensioni. Si tratta di interventi che consentiranno l’attracco contemporaneo nel porto commerciale di cinque navi con la possibilità che l’intero traffico passeggeri utilizzi il porto commerciale. 

Nelle strategie generali del Consorzio Industriale di Sassari, delineate nel corso della sua esposizione dal presidente Valerio Scanu, rientra il progetto per la realizzazione di un deposito costiero di GNL small scale, che avrà una capacità di 10.500 metricubi. Il deposito è previsto alla radice del molo ASI su un’area demaniale di circa 6 ettari. La realizzazione dell’opera aveva subìto alcuni rallentamenti a seguito della manifestata volontà di SNAM di realizzare nel porto industriale di Porto Torres un deposito galleggiante di circa 40.000 metri cubi ormeggiato al cosiddetto pontile secchi, che avrebbe soddisfatto tutta la domanda del centro nord Sardegna, rendendo di fatto irrealizzabile il deposito consortile. 

Contestualmente l’idea di un deposito consortile alla radice della banchina ASI ha ripreso attualità. L’Autorità Portuale ha rinnovato la propria disponibilità a concedere l’area al Consorzio per la realizzazione del deposito. 

Altro elemento rafforzato dal presidente Scanu, la volontà del Consorzio di acquisire e riqualificare le aree retroportuali per destinarle alla filiera produttiva dell’economia portuale in linea con il progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi complessa. Ciò anche alla luce della prossima realizzazione del travel lift da parte dell’ADSPDMS nel porto industriale.

Il vicepresidente di Confindustria Nord Sardegna, delegato per il settore nautico, Giovanni Conoci ha commentato con favore gli interventi descritti da Deiana e Scanu, poiché individuano percorsi attuativi concreti capaci di rendere altrettanto concreto il rilancio dell’area portuale di Porto Torres.

L’incontro è servito a rafforzare le sinergie e le azioni congiunte per raggiungere con maggiore efficacia gli obbiettivi di crescita del territorio e delle imprese che vi operano, con l’impegno comune di rinnovare in futuro prossimi tavoli tecnici e politici di confronto.