Incentivi alle imprese

Il Consorzio Industriale, per agevolare la diffusione e il conseguente utilizzo delle norme di incentivazione all’imprenditorialità, pubblica e aggiorna all’interno di questa sezione, uno spazio informativo dedicato alle aziende.

Avviso pubblico per la selezione di iniziative imprenditoriali nel territorio dell’area di crisi industriale complessa “Polo industriale di Porto Torres”.

Il presente Avviso è adottato nell’ambito dell’attuazione del “Progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi industriale complessa del Polo Industriale di Porto Torres” e approvato ai sensi dell’art. 27 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, con Accordo di programma sottoscritto in data 10 agosto 2020 tra Ministero dello Sviluppo Economico, Agenzia nazionale politiche attive lavoro – ANPAL, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Regione Autonoma della Sardegna, Provincia di Sassari, Comune di Sassari, Comune di Porto Torres, Autorità di Sistema Portuale del mare di Sardegna, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. – Invitalia (di seguito “Accordo di programma), ed ammesso alla registrazione presso la Corte dei Conti in data 21 ottobre 2020 al n. 899.


Credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno

Obbiettivi e durata
Il Credito del Mezzogiorno (Bonus Investimenti Sud 2020) ha lo scopo di supportare e incentivare le imprese che acquistano nuovi beni strumentali da destinare a strutture produttive ubicate esclusivamente nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo. Il credito di imposta è applicabile agli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2020.

A chi si rivolge
Possono accedere al bonus investimenti Sud ed ottenere il credito d’imposta per l’acquisto nuovi beni strumentali, le imprese di qualsiasi natura giuridica e dimensione, a prescindere dal settore economico e dal regime contabile adottato, incluso il settore agricoltura. I nuovi beni strumentali saranno da destinare a strutture ubicate esclusivamente nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

Vantaggi
Il bonus investimenti Sud 2020 prevede un credito d’imposta pari a: 45% per le piccole imprese; 35% per le medie imprese; 25% per le imprese più grandi.

Requisiti beni agevolabili
Il requisito principale che deve possedere il bene è che deve essere un bene strumentale all’attività dell’impresa beneficiaria del credito di imposta ovvero essere un bene durevole e utilizzato nel processo produttivo dell’impresa. I beni devono essere nuovi, destinati a strutture ubicate nel solo territorio italiano.
Sono da ritenersi agevolabili i beni acquisiti in leasing e quelli tramite locazione finanziaria con opzione di acquisto finale così come i beni concessi in comodato d’uso a terzi purché siano strumentali all’attività e quindi funzionali alla produzione.

Domanda bonus
Per fruire del credito d’imposta, le imprese interessate al bonus, dovranno presentare all’Agenzia delle Entrate un modello di domanda nel quale indicare i dati degli investimenti agevolabili e del credito d’imposta del quale è richiesta l’autorizzazione alla fruizione.
Il beneficiario può utilizzare il credito d’imposta maturato solo in compensazione presentando il modello F24 esclusivamente tramite Entratel o Fiscoline, a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito d’imposta.

Credito di Imposta per Investimenti 4.0

La Legge di Bilancio 2020 ha introdotto il Credito d’imposta 4.0 per le imprese che investono nell’acquisto di beni strumentali nuovi, anche in leasing, che: “favoriscono i processi di trasformazione tecnologica e/o digitale in chiave Industria 4.0”.

Sono previste due diverse aliquote: il 40% del valore degli investimenti fino a 2,5 milioni; il 20% del valore degli investimenti oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni.

L’impresa deve fornire evidenza che il bene: possiede tutte le caratteristiche tecniche vincolanti previste dalla legge; è interconnesso al sistema di gestione della produzione o alla rete di fornitura.

Per i beni con valore inferiore a 300.000€, può essere sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto notorio fatta dal legale rappresentante dell’impresa. Per i beni con valore superiore a 300.000€ serve una perizia tecnica emessa da parte di un ingegnere o perito industriale, iscritti all’albo professionale, o un attestato di conformità emesso da un ente di certificazione accreditato.

Scadenza
Per usufruire del Credito d’imposta 4.0 il nuovo bene strumentale deve essere acquistato e “connesso” ai sistemi aziendali entro il 31 dicembre 2020 oppure entro il 30 giugno 2021, a patto che l’ordine e il pagamento di almeno il 20% a titolo di acconto siano effettuati entro il 31 dicembre.

Vantaggi per le imprese
Esigere un Credito d’imposta del 40% già nel gennaio 2021, in compensazione attraverso 5 quote annuali con qualunque tributo (IVA, imposte, contributi…) A differenza dell’Iperammortamento, il Credito d’imposta 4.0 è valido per tutte le imprese, anche quelle che non generano utili. Risparmio fiscale molto rilevante, pari almeno al 64% del valore del bene acquistato.

Agevolazione cumulabile con altre normative quali: Nuova Sabatini 4.0, Incentivi alla patrimonializzazione e Credito d’Imposta per il mezzogiorno e Credito d’imposta sisma, Bando Macchinari Innovativi.


Legge 949/52

L’agevolazione con il fondo perduto consiste in:
un contributo a fondo perduto del 40% sugli investimenti in macchinari e attrezzature e immobili.
Il contributo si può ottenere anche sugli investimenti già realizzati, purché stipulati nel 2020; un contributo per la riduzione dei costi sostenuti per la garanzia rilasciata da un Confidi.
Il contributo sarà pari allo 0,50% annuo dell’importo del finanziamento, in relazione alla sua durata e fino a un massimo di 5 anni, con il limite del 50% del costo della garanzia.
Un contributo in conto interessi che riduce il tasso di interesse dei finanziamenti erogati da Banche in favore della stessa impresa. I contributi saranno erogati in un’unica soluzione anticipata.

Legge 240/81

Il contributo è destinato ad agevolare le stesso tipo di operazione ma effettuata con il ricorso alla locazione finanziaria anziché al credito ordinario.
In questo caso il contributo a fondo perduto sugli investimenti è calcolato esclusivamente sul maxicanone del leasing che convenzionalmente deve essere del 20%.
Il leasing verrà così agevolato: 20% rimborso maxicanone;
20% al termine del leasing o dopo 5 anni per le attrezzature e macchinari o 10 per gli immobili; 20% al termine del leasing o dopo 5 anni per le attrezzature e macchinari o 10 per gli immobili.
Si rimborserà la metà del maxicanone e quindi il 40% (contributo a fondo perduto come la L.949/52)

Destinatari del finanziamento agevolato

I destinatari del finanziamento (o contributo) agevolato sono le Imprese artigiane, costituite anche in forma
cooperativa e consortile, iscritte negli Albi, come indicato delle leggi 443/85;
Per cosa si può utilizzare il prestito agevolato per artigiani?
Il prestito agevolato per gli artigiani può essere utilizzato per costruzione, ampliamento e ammodernamento di locali; acquisto di macchinari per la produzione, attrezzi ed autoveicoli; installazione e ammodernamento sistemi informatici e comunicazionale.
Possono far parte dell’agevolazione anche le scorte di materie prime e di prodotti finiti, finanziati sulla base di spese per materiali già effettuate nei precedenti 12 mesi dall’impresa. Sulle scorte, però, non è prevista l’agevolazione a fondo perduto del 40%, ma sono previste le agevolazioni in conto interessi e le agevolazioni per le garanzie rilasciate dai confidi.


L.R. 12 marzo 2020, art. 4 comma 5.
Incentivi alle imprese artigiane coinvolte nel passaggio generazionale

Oggetto e finalità dell’intervento
Oggetto dell’intervento è la concessione di aiuti alle imprese del comparto dell’artigianato coinvolte nel passaggio generazionale a favore dei figli dell’imprenditore o dei dipendenti da almeno cinque anni dell’impresa. L’intervento si prefigge di assicurare la sopravvivenza delle imprese caratterizzate
dalla specifica professionalità del titolare, favorendo il mantenimento in vita delle attività economiche, valorizzando i mestieri ed evitando di disperderne conoscenze ed esperienze.

Beneficiari
Sono beneficiarie le imprese in possesso di tutti i seguenti requisiti:annotazione con la qualifica di impresa artigiana (sezione speciale) nel Registro delle Imprese
secondo quanto previsto dall’art. 2, della L.R. n. 32/2016 ; costituite dai figli dell’imprenditore o dai dipendenti presenti da almeno 5 anni nell’organico dell’impresa, subentranti ad una impresa cessante attiva da almeno cinque anni economicamente e finanziariamente sana; costituite da non più di sei mesi alla data di presentazione della domanda.

Le imprese richiedenti dovranno avere sede legale e operativa in Sardegna, essere attive al momento della presentazione della richiesta di contributo nonché all’atto dell’erogazione dello stesso.


Condizioni di ammissibilità
Sono ammesse le domande delle imprese:

  • in regola con le disposizioni ai sensi del DM n. 40/2008 in attuazione dell’art. 48 – bis del D.P.R. n. 602/1973, nonché ai sensi della L. n. 205/2017 e infine della L. n. 161/2017 e successive modifiche di cui alla Circolare del Ministero dell’Interno n. 1 1001/119/20 del 19.1.2018;
  • che non beneficino di altri contributi pubblici per le stesse voci di spesa;
  • che non si trovino in stato di fallimento, liquidazione o che abbiano in corso un procedimento riferito a tali situazioni; 1 / 3
  • che non siano destinatarie della sanzione di cui all’art. 9, comma 2, lettera c) del D.Lgs. n. 231/2001 compresi provvedimenti interdittivi di cui all’art. 14 del D.Lgs n. 81/2008;
  • che non siano sottoposte a procedimento per l’applicazione delle misure di cui al D.Lgs. n. 159/2011;
  • che non abbiano avuto condanna passata in giudicato, decreto penale di condanna irrevocabile, sentenza di applicazione della pena ai sensi dell’art. 444 cpp.

Tipologia dell’aiuto e intensità
L’aiuto consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto pari all’80% delle spese ammissibili (calcolate al netto dell’IVA) con un minimo di euro 15.000 fino a un massimo di euro 20.000 .
Il contributo è concesso nel rispetto delle disposizioni del Regolamento UE n. 1407/2013 per gli aiuti di importanza minore (de minimis).

Spese ammissibili

Il contributo è concesso per spese connesse a progetti di sviluppo o consolidamento nei settori di attività, in particolare:

  • miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’impresa, mediante una riduzione dei costi di produzione o miglioramento e riconversione della produzione;
  • realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento ed alla modernizzazione dell’attività di impresa.

Sono ammissibili le spese sostenute per l’attuazione di un progetto di ricambio generazionale e di sviluppo aziendale quali, ad esempio:

  • partecipazione a programmi di formazione per l’imprenditore individuale o per i soci, ovvero per gli addetti;
  • consulenza organizzativa o tecnica per la fase di avvio del programma, compresi i servizi legati al commercio elettronico;
  • internazionalizzazione, innovazione di processo, controllo di gestione e marketing;
  • acquisto impianti, macchinari e attrezzature nuovi o usati, non provenienti dall’impresa cessante, ai sensi della norma n. 4 del Regolamento CE 448/2004.
    Non sono ammesse, infine, le spese per acquisto di immobili.